Il mondo dei sogni da sempre accompagna l’uomo, dalla nascita alla morte. Si propone al sognatore per aprirlo alla visione universale della vita, alle esperienze fondamentali che ogni individuo
incontra nelle sue tappe di crescita.
In ogni angolo del mondo, in ogni epoca, abbiamo testimonianze di questo maestro interiore.
L’esperienza onirica parla di noi, di quello che ci accade, delle nostre fragilità, delle nostre conquiste, dei desideri, dei drammi mascherati nello stato di veglia.
Ci sono tipi diversi di sogni, ma tutti utilizzano un linguaggio analogico, nascosto tra i simboli e gli archetipi dell’energia universale.
Decodificare il messaggio a volte può sembrare un’impresa ardua, ma se ci avviciniamo, mettendo a tacere la mente razionale, possiamo iniziare a vedere il canovaccio del sogno e stupirci di come
il contenuto racconti la nostra storia.
Di fronte a un tramonto, davanti a un’opera d’arte, ci lasciamo trasportare, senza troppi ragionamenti, da quello che sentiamo, da emozioni, ricordi, connessioni.
Allo stesso modo dobbiamo avvicinarci a questo fantastico e sincero compagno di viaggio. Sottolineo sincero perché il contenuto onirico non ha filtri, non si nasconde,
non si giustifica ma appare così, nudo e crudo.
Può accadere di tutto, non ci sono freni inibitori.
Succede che tutto quello che neghiamo a noi stessi, nella realtà, si presenta, la notte, a risvegliare la coscienza.
Proprio per rispettare questo candore, consiglio a tutti di avvicinarsi a questo universo parallelo e di considerarlo uno strumento evolutivo di consapevolezza.
Non bisogna cercare una logica, un perchè, ma leggere tra le righe la lingua dei sogni che, come nelle fiabe, si serve di immagini, metafore, anagrammi, simboli.
Se pensiamo a un proverbio, ci rendiamo conto di quanto immediato e incisivo sia l'insegnamento da desumere; se analizziamo gli elementi dell’esperienza onirica possiamo trarre le stesse
conclusioni.
Per iniziare, è indispensabile avere un quaderno, su cui annotare, giorno dopo giorno, quello che accade, senza entrare nella spirale del “non
ha senso”, “non mi riconosco”, perché sono considerazioni dettate dalla ragione e non corrispondono alle informazioni oniriche. Annotare inoltre, se, oltre alla struttura narrativa che può essere
ben articolata o semplicemente veloce come un “flash”, ci sono emozioni, stati d’ animo, associati.
Una buona conoscenza dei simboli, degli archetipi universali, una mente analogica, capace di connettersi con l'invisibile è facilitata in questo processo di apprendimento.
Considero poi fondamentale contestualizzare il sogno. Cosa significa? Significa collegare il presente che stiamo vivendo, di giorno, con quello che ci accade tra le braccia di
Morfeo. Analizzare i sogni ci permette di estrapolare le indicazioni, i suggerimenti, i chiarimenti, le conferme o disconferme rispetto le scelte che stiamo per intraprendere o ancora,
rivolgere più attenzione alla nostra salute se l’indizio è psicosomatico.
Non tutti sanno che l’attività onirica richiede un dispendio energetico.
Se monitoriamo i parametri fisiologici, durante la fase REM del sonno, vediamo come il corpo partecipi attivamente all’esperienza notturna. Il battito cardiaco, la pressione sanguigna, la respirazione, l’attività cerebrale, lavorano a un ritmo più intenso fino a raggiungere picchi simili allo stato di veglia. Chi sogna utilizza gli organi di senso, sperimenta suoni, odori, sapori, immagini proprio come da svegli, e a volte la visione è così vivida che sembra realmente accaduta.
Luoghi, personaggi, oggetti, lasciano tracce indelebili.
Nel sogno possiamo essere protagonisti oppure osservatori.
Se analizziamo il modo che abbiamo di affrontare la vita, il quotidiano, da svegli, possiamo trovare la risposta. Il protagonista agisce in prima linea, sa scegliere, assume responsabilità, ha coraggio, mentre l’osservatore se ne sta nelle retrovie, non si espone, non manifesta i propri bisogni, non prende posizione.
Nel sogno possiamo rivisitare il passato, intuire il futuro, lavorare sulle problematiche che affiorano dal contenuto onirico.
Per esempio quando siamo alle prese con un sogno ricorrente, significa che dobbiamo, di nuovo, confrontarci con quella tematica, ma diverso è il modo e persino lo stato d’animo con cui affrontiamo l’intruso.
Negli anni, per esempio, il terrore per l’esame di maturità può trasformarsi nel risveglio consapevole di averlo fatto, interrompendo lo stato di angoscia. ESAME = AUTOSTIMA
Ma cosa succede da svegli? Nuovo lavoro? Paura di non essere all’altezza? Il monito del nostro maestro interiore ci ricorda che abbiamo già superato una prova e che possiamo lasciarci alle spalle
la paura.
Nel tempo, rileggendo il nostro quaderno dei sogni, possiamo vedere il nostro percorso evolutivo, le gioie e i dolori, gli obiettivi raggiunti, le paure superate o ancora da
superare.
Provare per credere!
Scrivi commento
Pritam babu (martedì, 05 novembre 2024 01:20)
����plaese20k followars kar do
Pritam babu (martedì, 05 novembre 2024 01:21)
�����plaese 20k followars kar do